PECORE e FOGLIE ( ovvero, Non So Niente di Te…)

…per una madre maldestra e inesperta come me; per una madre che, come me, è di quella generazione che resta “figlia” anche a 37 anni suonati e oltre…il romanzo di Paola Mastrocola è qualcosa di personalissimo, struggente nella sua leggera comicità dei toni con cui descrive una realtà che alla fine non ha niente o poco di comico… L’ineluttabilità degli equivoci e dei contrattempi, la comunicazione sovrabbondante nei mezzi e eppure vuota nella sostanza (direi quasi un romanzo sulla “tentata comunicazione”), gli eventi ironicamente gestiti (attraverso l’ottima lente del tempo di narrazione) dal narratore onniscente eppure reticente, ne fanno una miscela di ingredienti davvero piacevolmente “impastati” (chiedo perdono alla sig.ra Mastrocola per la metafora culinaria!!!!!)

Per chi, come me, è affetto cronicamente e, quindi mortalmente, da una grave froma di bovarysmo: non c’è scampo…Giagiù, Nisina, Guido, Jeremy…e poi lui, Fil, tutti, ma proprio tutti i personaggi del romanzo, sono una sfaccetattura di noi, di quello che vorremmo essere o avremmo voluto diventare da grandi e… di come in realtà ci siamo risvegliati, spesso grazie ai figli che fanno cose decisamente inaspettate.

Filippo è il “protagonista che non c’è” …anche quando è sulla scena è sempre per poco e comunque è per salutare (perchè è così che si fa, no, Filippo? non si scompare mai senza salutare…!), Filippo è la forza stessa dei sogni.

E io ho scoperto una bravissima scrittrice!!!!!

  Non so niente di te (I coralli)