
…gli amici si riconoscono per affinità, per rispetto delle divergenze, ma soprattutto per la condivisione empatica degli attacchi di pura idiozia… #grazielelena
Clac! Luci sul palco.
Un ragazzino biondo, molto molto emozionato, si affaccia, dapprima sfacciato…poi si accorge del pubblico e si blocca per un istante…è solo un attimo, lo vedo che si mette la mano sugli occhi come quando c’è troppo sole (ha gli occhi chiari), manda giù quel po’ di saliva che gli resta…ma poi l’attimo dopo ha già ripreso tutto il controllo: sorride e sa cosa deve fare…eccolo! E’ Mercuzio…in calzamaglia.
“Good evening ladies and gentlemen! benvenuti al più grande spettacolo del mondo!...”
La recita scolastica della classe quinta elementare ha finalmente avuto inizio…è stata dura, soprattutto far digerire a mio figlio l’importanza del suo personaggio…che come lui stesso racconta, presentandolo “entra in scena e…MUORE!” (vedi il Primo Atto di questa tragicommedia!), ma noi mamme avevamo già capito che in realtà il clima sarebbe stato ottimo e tutto sarebbe riuscito per il meglio…lo avevamo capito perchè alle tre del pomeriggio eravamo tutte lì a dare una mano a fare tutto…dal risistemare le assi del palco,
al fare le prove trucco per le ragazze,
al controllare che microfoni, luci e mixer fossero ben collegati
… e i nostri ragazzi erano lì con noi, incuriositi e impazienti, tutti insieme amici come non mai e perfettamente consapevoli che la serata sarebbe stato il SALUTO UFFICIALE e CONCLUSIVO a un pezzetto della loro vita che è già Storia, già Ricordo.
Quando finalmente le luci si sono accese sul palco, gli occhi di noi genitori non hanno fatto altro che alternare il luccichio della commozione con quello delle risate e le mani di noi genitori non hanno potuto che applaudire all’unisono questi ragazzi che non sono più semplicemente “bambini”, ma si stanno a grandi passi avviando verso un’altra strada…
E mentre si alternavano in scena Riccardo-Shakespeare e Michela- la Moglie, Emanuele-Romeo, Gaia-Giulietta, Alice-la Balia, Emanuele-Mercuzio…e poi Filippo-Tebaldo, Matteo-frate Lorenzo e Marika-la Perpetua, Marco-lo Speziale… Giulia&Agnese- le Popolane... lo spettacolo prendeva forma, ma una forma tutta personalizzata dal LORO modo di stare in scena e dal LORO speciale DONO di essere un gruppo di Amici Inseparabili… ed infatti è diventato davvero il LORO SPETTACOLO…la LORO PROMESSA per il futuro…grazie anche al bellissimo motto che negli anni ha trasmesso loro la maestra Rita: “Rendiamo il mondo un posto migliore!”
E quando alla fine le luci sul palco si sono spente ed è giunta l’ora di togliere la calzamaglia…beh, credo che noi genitori abbiamo tutti avuto la sensazione che ORA è il loro momento…noi possiamo solo, ancora per un po’, preparare il sentiero e magari restare a guardare che raggiungano il prossimo bivio, ma presto, molto presto a noi toccherà fermarci e a loro rendere il mondo un posto migliore…!
Applausi. Buio. Sipario.
Associazione Sportiva Dilettantistica: MTB, Trekking, Tiro con l’Arco, Yoga, Burraco e molto altro ancora !
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
"...avevamo sempre cercato di costruire il nostro "angolo di paradiso" e quell'estate, di quell'anno strano, finimmo per capire che in realtà era sempre stato lì, dove anni prima ci aveva portato quella strana ebbrezza che ti dà la gioventù."
Associazione Culturale